
E' da un anno che questo blog è aperto ed anche se non è stato attivo e frequentato ha custodito un sacco di cambiamenti. Potrei promettere di lasciare una traccia maggiormente visibile per chi troverà questo sentiero, ma non siamo qui ad indicare la Via, siamo tutti qui a cercare.
Per quelli che credono al caso, mentre noi stropicciavamo le nostre piccole ali una leggenda sportiva salutava il mondo. Chiunque abbia un minimo di amore per lo sport non può non apprezzare un campione di tale spessore.
Vi rimando a wikipedia per leggere qualche informazione sulla sua carriera nel caso ce ne fosse bisogno.
Paolo_Maldini
Ricordo quell'inverno in cui entrò in campo, tutti si aspettavano molto da lui, molto a causa del cognome che porta. Mi ricordo l'ultima partita di un campionato anonimo, lui che da capitano ha vinto tutto e ha alzato più coppe di un macellaio, esce di scena come aveva detto ad inizio campionato, in silenzio, in una partita ufficiale.
Allora cosa possiamo imparare dalla sua storia prima che questo post diventi uno delle migliaia di saluti a lui.
Il talento è alla base di tutto, le qualità lo fanno emergere e lo coltivano, il tempo concede le possibilità. Sono tante le variabili in gioco per poter avere successo, ed anche quando tutto sembra allinearsi correttamente dobbiamo tenere conto degli altri, gli altri che ci giudicano e non ci permettono di arrivare al nostro traguardo per un qualsiasi motivo (il pallone d'oro?), gli altri che quando devono essere felici per noi vengono a chiederci il conto (vedi saluto al Meazza).
E così siamo qui, mentre alcuni eroi gridano "Hoist the colours!" una bandiera viene ammainata.