ali per volare avendo dimenticato come fare, ali troppo corte per chi vola già alto, ali certe volte poco usate ma sempre Ali e tu pollo niente potrai senza loro nulla vale.
venerdì 28 settembre 2012
Lo Zen e l'arte del Surf
Ci sono giorni in cui capisci fin dal risveglio che non saranno facili. In alcuni di questi giorni anche se provi ad allontanare il pensiero qualcos'altro va storto e allora puoi pensare che non riesci a controllare tutto, alcune cose non dipendono da te e gli imprevisti capitano. Poi la tensione o il malumore creano un'incomprensione con chi ti sta vicino o ti arriva una notizia che è il contrario di quello che ti aspettavi, oppure tutte e due. Discuti con un tuo amico o un collega. Sono giorni che sai che finiranno come gli altri dopo lo stesso numero di ore, ma sembra che tutto trascorra più lento. Puoi provare a cimentarti nello sport del caso, surfando tra le onde del destino e se impari i movimenti giusti puoi rimanere sull'onda o uscirne dopo aver attraversato il tunnel schizzando rapido con un senso di controllo e serenità. Ma anche i migliori surfer vengono sbalzati con le loro tavole a volte, si fanno trasportare dall'onda e riprendono il controllo della loro tavola pronti a ripartire...il pericolo più grande non è l'onda, ma gli squali. Se siete fortunati non trovate squali quando cadete in acqua, se siete bravi cadete così poche volte che il rischio è minimo...un po' come sempre o si è molto fortunati o si è molto bravi, anche se potendo guardare nel cimitero dei surfisti ci sono molti bravi-sfortunati e fortunati-incapaci...sembrerebbe un normale processo evolutivo. Cosa è un pensiero per l'umanità? Cosa significa una vita per l'universo? Siamo qui tutti attendendo la Grande Onda?
Uno Tsunami delle coscienze che cambi il mondo o che porti equità e giustizia?
Abbiamo imparato a nuotare per stare a galla e sopravvivere, impareremo a surfare non per arrivare da qualche parte ma per godersi l'onda e accettare la sfida e chi non ce la fa sarà cibo per i pesci.
mercoledì 26 settembre 2012
Tempus fugit

Se Martin è tornato a scrivere con una pausa di sei anni tra un libro e l'altro nessuno se la prenderà per i tre anni di silenzio di questo blog.
Sono stati anni particolari in cui osservare, educare, imparare e vivere molto.
C'è in mezzo una crisi economica mondiale e una crisi di dignità Italiana, terremoti e alluvioni e una moltitudine di incidenti e reati su cui la televisione ci ha raccontato gli aspetti più torbidi.
Lo Space Shuttle è andato in pensione ma abbiamo raggiunto Marte con Curiosity un laboratorio di esplorazione a ruote.
I cellulari sono diventati touchscreen e i film al cinema in 3D, mentre alcuni aspettano ancora il dicembre Maya.
Sono anni di amaro in bocca e insoddisfazione, anni difficili per molti, anni che forse ricorderemo quando saranno finiti ma ne siamo ancora lontani.
La bellezza della vita si può trovare più facilemente nel micromondo che circonda ogni individualità.
Ho osservato il pulcino crescere e iniziare a formare le ali di pollo con cui affrontare la vita e sognare.
Ho studiato concetti di Fisica insieme a Flash, calcolato l'improbabilità di vedere un cigno nero, imparato il metodo di come si aggiusta una moto, mi sono evoluto insieme ad un gene cieco che diventa un orologiaio egoista.
In questi anni ho conosciuto Martin, ho vissuto molte vite nei mondi che ha creato, sono stato un avido lettore e ora un ansioso fan, lui è un Master di sogni per ogni appassionato di mondi fantastici e di giochi di ruolo.
Potrei consigliarlo, acclamarlo e ringraziarlo per queste emozioni...invece come succede con gli amici lo aspetterò tra un libro e l'altro nel silenzio....mi auguro di non disturbarvi.
Iscriviti a:
Post (Atom)